ROMA – 3 MARZO 2010: Pigneto, via Campobasso: 11 arresti in 3 giorni

PIGNETO, VIA CAMPOBASSO: 11 ARRESTI IN 3 GIORNI
La repressione tutti i giorni…
Comunicato della conunità senegalese di via Campobasso
 

Oggi 3 marzo, mercoledì, alle ore 9,00 sentiamo l’elicottero sulle nostre teste. A distanza di un solo giorno tornano le guardie a Via Campobasso, dove viviamo ai civici 16-18 da circa 20 anni.
arrivano 2 macchine della polizia, guardano i nostri fratelli all’angolo tra via Campobasso con via del Pigneto. Li fermano e li perquisiscono senza dare spiegazioni. Trovano dei mazzi di ciavi e soldi. Era presente anche la finanza che si allontana solo quando è la polizia ad entrare nel nostro stabile. Con un martello grande a piede di porco sfondano le porte. Portano via la merce che vendiamo e 4 di noi, prendendoci dentro casa. Arriva anche la polizia con l’unità cinofila antidroga. Non trovano nulla, tranne un sacchetto bianco, che esibiscono per strada. Era crema. Portano via le merci e i notri soldi. La spiegazione che ci hanno dato è che cercavano droga. Per l’ennesima volta non trovano nulla. Noi siamo lavoratori, chi ambulante per scelta, chi per necessità. Non rubiamo, non spacciamo.
questa repressione ci sta colpendo come soggetti più deboli. Quale il reale scopo di tutto questo? Forse cacciarci di qua?
Due di noi, tra i quattro fermati di stamattina sono ancora in questura.Gli altri due sono stati rilasciati dopo pranzo.
 

LIBERI SUBITO
 

SUI FATTI DEL 1 MARZO A VIA CAMPOBASSO. 7 FERMATI
 

Lunedì 1 marzo, eravamo tranquillamente a casa quando un ragazzo senegalese ha fatto irruzione nel nostro palazzo chiudendo dietro di lui il portone che aveva trovato aperto. Era inseguito da due militari dell’arma in borghese, della squadra anti-droga, che hanno sfondato il portone e sono entrati con la pistola in mano. Un ragazzo che abita nel palazzo stava uscendo e vedendo l’accaduto ha chiesto spiegazioni, ma gli hanno risposto di non immischiarsi. Quindi, sulle scale al terzo piano hanno preso il ragazzo (presunto spacciatore) che stavano inseguendo e l’hanno consegnato ad altri operanti.
Poco dopo sono rientrati in forze nel palazzo e hanno portato via tutti gli inquilini dell’appartamento del terzo piano, sette persone. Li hanno caricati sulle macchine e portati nella Caserma dei Carabinieri di Casalbertone per poi rilasciarli dopo mezzanotte.
Proprio la scorsa settimana, sia durante un’assemblea al Nuovo Cinema Aquila, sia in un intervento su Radio Onda Rossa, abbiamo denunciato il fatto che da tempo stranieri fermati per spaccio, stanno falsamente dichiarando di abitare in via Campobasso. Le forze dell’ordine hanno quindi un’ulteriore scusa per colpirci per vie traverse, per controllarci, sequestrare le nostre merci commerciali e arrestarci in modo arbitrario e prepotente.
Sappiamo cosa avviene per le strade del nostro quartiere, così come lo sa benissimo chiunque abita al Pigneto e le forze dell’ordine. Chi spaccia nel quartiere non si nasconde e lo fa anche alla luce del giorno. Noi viviamo al Pigneto da più di 20 anni e non abbiamo mai avuto a che fare con storie di spaccio e sfidiamo le forze dell’ordine a dimostrare che chi viene arrestato per questo reato abita realmente in via Campobasso.
Non è giusto che la nostra comunità venga infangata in questo modo. Non è giusto che le persone vengano arrestate nelle loro case senza aver commesso nessun reato. Quello che temevamo si è avverato ieri. Ancora una volta, dopo quel violento 5 ottobre scorso, quando siamo stati arrestati in 27 e due di noi sono finiti in carcere per mesi, siamo bersaglio di un accanimento esasperante di controlli e arresti.
Facciamo gli ambulanti, chi per scelta, tanti per necessità, in questa città che diventa sempre più ostile. Non siamo né ladri nè spacciatori, cerchiamo di tirare avanti onestamente.
Anche sei nostri sette fratelli sono ora tutti liberi senza nessuna denuncia per traffico di stupefacenti a loro carico, queste vessazioni e continue provocazioni devono cessare.
 

Roma, li 02/03/2010
 

Comitato della Comunità Senegalese che abita in via Campobasso 16-18, Pigneto
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