Appello del Comitato casertano 17 ottobre

17 Ottobre tutti in piazza a Roma contro il razzismo!

Appello per un presidio permanente
fino a quando non saremo ascoltati

Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione nazionale contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo. A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene legittimato dalle politiche del governo. L’introduzione del reato di “immigrazione clandestina” e delle ronde rispondono solo ad un intento persecutorio, peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali e non hanno nulla a che fare con la sicurezza dei cittadini.
Contro la politica di respingimenti e pacchetto sicurezza voluta dal Governo Berlusconi rispondiamo con la piazza chiedendo diritti e dignità per tutti i migranti e rifugiati. Negli ultimi mesi centinaia e centinaia di uomini, donne e bambini che tentavano la fuga dalla Libia dopo aver già rischiato la vita nel proprio paese e nel deserto, sono stati riportati nelle carceri e nei campi di tortura libici. Una comune triste sorte è segnata per i tanti migranti e rifugiati nel nostro paese dopo l’entrata in vigore dell’ultimo pacchetto sicurezza. Così adesso in Italia da una parte si respingono i rifugiati e dall’altra si fa terra bruciata attorno a tanti migranti colpevoli sono del fatto che in Italia non esista un canale di ingresso legale per chi fugge da guerre e povertà.
Nelle ultime settimane sono tantissimi i segnali di una paura ingiustificata che si concretizza in rifiuti di prestazioni sanitarie, di concessioni di alloggi in fitto anche ai migranti regolari etc. E tutto questo è compiuto in nome di una grande insicurezza per tutti i cittadini. Le forze dell’ordine ed i magistrati sono e saranno impegnati nel contrastare reati le cui pene sono di fatto inapplicabili oltre che incostituzionali e, visti anche i pesanti tagli ai bilanci delle forze di polizia, ciò oggettivamente causerà un minore contrasto alla criminalità ed agli altri reati sul territorio.
Saremo a Roma perché la regolarizzazione delle sole colf e badanti (non si capisce perché siano state escluse le altre categorie di lavoratori) è fallito in gran parte visto l’esiguo numero di domande presentate, numero che peraltro subirà un ulteriore taglio per le pratiche che non si perfezioneranno in corso d’opera.
Per questo riteniamo che quella propagandata dal Governo non sia la vera sicurezza di cui tutti i cittadini hanno bisogno: dai migranti agli studenti, dai pensionati ai lavoratori. Per noi costruire sicurezza sociale ed economica significa combattere la precarietà della vita di questi soggetti e lo sfruttamento che sotto varie forme li vessa: sicurezza equivale ad avere un permesso di soggiorno che ti permetta di vivere una vita dignitosa e non condizionata dalla paura; significa avere una casa, un reddito minimo garantito, una pensione che ti permetta di arrivare a fine mese, un’università pubblica che garantisca il diritto allo studio per tutti.
E’ per noi fondamentale unire questi importanti percorsi di lotta, perciò il movimento dei migranti e dei rifugiati di Caserta e gli studenti dell’Onda Anomala di tutta Italia partiranno insieme da Piazzale Aldo Moro, luogo simbolo delle lotte studentesche, per raggiungere P.zza della Repubblica, da cui muoverà la Manifestazione Nazionale. Il nostro vuole essere uno spezzone che si contrappone apertamente, nella forma e nella sostanza, all’idea di sicurezza a cui è ispirata la politica di questo Governo mettendo insieme i migranti, i rifugiati e gli autoctoni che rifiutano la logica dell’esclusione sociale, della paura e dell’emarginazione.
Siamo anche convinti che la sfilata non basti ed è per questo che con migliaia di migranti, rifugiati e studenti resteremo occupando una piazza importante di Roma in presidio permanente anche per molti giorni fin quando non saranno esaudite le nostre richieste.

L’invito che rivolgiamo a tutti nessuno escluso davvero è a sostenere con forza questa azione ad oltranza. Un appello sincero a tutte le forze sindacali, sociali e associative di questo paese, a tutte le forze della chiesa che coraggiosamente nei mesi scorsi si sono battute contro le politiche dei respingimenti e contro il pacchetto sicurezza.

Se davvero vogliamo dare una risposta che si faccia sentire occorrono una grande unità ed una forza di determinazione.

  • NO ALLE POLITICHE DEI RESPINGIMENTI! NO AL PACCHETTO SICUREZZA!
  • PER LA RIAPERTURA DELLA REGOLARIZZAZIONE ESTENDENDOLA A TUTTE LE CATEGORIE DI LAVORATORI!
  • PER UNA MAGGIORE ATTENZIONE ALLE GARANZIE DEL DIRITTO D’ASILO!
  • PER UN’ACCELERAZIONE DELLE PRATICHE ARRETRATE DELLA QUESTURA DI CASERTA!
Comitato Casertano 17 ottobre

 

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ROMA – 15 E 16 OTTOBRE – ¡YO MIGRO! Orgoglio meticcio @ Strike spa

STRIKE SPAZIO PUBBLICO AUTOGESTITO
7 anni di occupazione e autogestione contro ogni sgombero

GIOVEDÌ 15 E VENERDÌ 16 OTTOBRE >>
¡YO MIGRO! ORGOGLIO METICCIO

SABATO 17 >> in piazza contro il razzismo

15 e 16 ottobre due giorni per festeggiare sette anni di occupazione dello spazio pubblico autogestito Strike. Contro ogni sgombero… perché noi la crisi del settimo anno ve la creiamo!

Una due giorni di dibattiti mostre street art proiezioni e concerti verso la manifestazione nazionale contro il razzismo del 17 ottobre. Un primo passo verso la costruzione della campagna ¡YO MIGRO! [1].

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ROMA – 15 OTTOBRE: Presentazione di Campi di forza @ La Sapienza

Giovedì 15 ore 14.30 – Aula 6 facoltà di Lettere La Sapienza –


iniziativa pubblica verso la manifestazione nazionale antirazzista del 17 ottobre

 
Presentazione del libro “Campi di forza: percorsi confinati di migranti in Europa” di Alessandra Sciurba

 
Dibattito con l’autrice, la prof.ssa Caterina Romeo, la Rete Migranti di Caserta e la comunità senegalese del Pigneto

 
A seguire videoproiezioni e aperitivo sociale in Aula 6

Noi non respingiamo, esigiamo cittadinanza per tutti, chiusura dei CIE e apertura delle frontiere – nessuno è illegale!
CReW in Onda – Lettere per l’autoriforma

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ROMA – 14 OTTOBRE: Respinti, incontro-dibattito @ Studi orientali

“Sappiamo che l’equivalente di una decina di Titanic si e’ depositata nel tratto di mare tra la Sicilia e la Libia, ma questo non ci ha fatto lo stesso effetto emotivo del film.”
(Erri De Luca)

RESPINTI
INCONTRO-DIBATTITO

– Proiezione del documentario: “Respinti”,
puntata del 6 settembre 2009 di Presa Diretta, programma di Riccardo Iacona

– Intervengono:
Prof.ssa Laura Guazzone, docente di Relazioni internazionali del Mondo Arabo
Prof.ssa Cristina Paciello, docente di Geografia economico-politica dello Sviluppo

– A seguire dibattito

MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE

ORE 11 – AULA 8

FACOLTA’ DI STUDI ORIENTALI
ex-caserma Sani, via Principe Amedeo, 182/b

info: glistudentidistudiorientali@gmail.com
http://www.17ottobreantirazzista.org
http://nopacchettosicurezza.noblogs.org

IN MARCIA VERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA DEL 17 OTTOBRE

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BOLOGNA – 13 OTTOBRE: Un autobus verso il CIE

Da http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/

"Sapete dove porta questo autobus?", così esordisce una donna del gruppo di compagne, femministe e lesbiche, salite sul mezzo pubblico in centro aBologna. "Porta al Cie. E sapete cos’è un Cie?". E comincia a leggere unvolantino in cui si denunciano le violenze che le donne subiscono all’interno di questi lager per migranti.
Non è un caso che proprio oggi, in concomitanza con la sentenza del processo per la rivolta nel Cie milanese di via Corelli, a Bologna alcune donne abbiano deciso di andare sotto il lager bolognese di via Mattei, per rendere pubbliche le violenze che le donne migranti vivono all’interno di questi universi concentrazionari. Perché proprio durante un’udienza di quel processo una donna nigeriana ha pubblicamente denunciato il tentativo di stupro subito da parte dell¹ispettore capo e ora rischia un processo per diffamazione.
Ma a ben vedere già con la nascita dei Cpt ­ grazie alla legge Turco-Napolitano del 1998 ­ sono cominciate immediatamente ad emergere le molestie e le violenze che subivano le donne là dentro. Già il numero 0 di "Corelli anno zero" (quindi nel luglio del 1999!),  descrivendo la condizione di vita delle donne rinchiuse nel Cpt milanese, riporta una delle detenute ci racconta in lacrime che quando ha chiesto una scheda telefonica ad un agente questo ha risposto ­ riportiamo fedelmente "Va a fare un pompino come tutte le altre".
Quanti ricatti sessuali avvengano quotidianamente fra quelle mura blindate non ci è dato sapere, ma di tanto in tanto emergono violenze che sono lo specchio fedele di quei luoghi. E proprio per questo il gruppo di donne salito sull’autobus ha deciso di andare sotto al Cie per denunciare che questi lager, sdoganati in nome della nostra "sicurezza", sono in realtà
luoghi in cui la violenza contro le donne trova l’humus ideale, perché queste donne, come gli uomini rinchiusi lì dentro, sono delle non-persone.
"A chi chiedere l’autorizzazione per andare sotto un lager a dire che quello è un lager, se non a noi stesse?". Ma la digos non la pensa così e, dopo una mezzora chiama in soccorso tre volanti per convincere il pericoloso gruppo di feroci amazzoni a consegnare i documenti. "Vi abbiamo fatto fare il corteo contro l’omofobia senza problemi, no? ­ dice il digos mostrando di
non aver capito il senso di Stranabologna ­ ma questa volta non avete chiesto l’autorizzazione, quindi dovete darci i documenti". "Ramm’ ‘o documento ca si no po’ t’allamiente", il ritornello è sempre quello e ormai un po’ noiosetto.

Ma intanto lo striscione QUI SI STUPRA rimane inesorabilmente aperto, suscitando la curiosità di qualche automobilista che, nel tentativo di capire che stia succedendo, rallenta il traffico nevrotico dell’ora di punta su via Mattei. Un poliziotto in divisa scatta alle compagne una foto col cellulare. Lui e i suoi colleghi vengono immediatamente fotografati a loro volta. Intanto partono telefonate alle radio per raccontare la situazione, arrivano chiamate solidali, continuano gli slogan in italiano e in francese.
Ma chi le tiene queste donne?! Se qualcuno/a pensava che le discussioni su burqa e veli e sulle nostre sorti magnifiche e progressive ­ e soprattutto democratiche ­ avrebbero distratto tutte le donne da ciò che avviene nelle "quattro mura" (ma che coincidenza!) dei Cie, si è sbagliato/a di grosso. Rotta l’omertà sulla violenza in famiglia, rimangono tante altre omertà e complicità da rompere.
E non è che l’inizio …

Testo del volantino Noi non siamo complici


 

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ROMA – 11 OTTOBRE: Laurentina antirazzista

DOMENICA 11 OTTOBRE
laurentinantirazzista
via dei radiotelegrafisti 44

presenta

Dalle 16.00 giochi e proiezioni per bambini

h. 17.00 INCONTRO E DIBATTITO:
-kit di autotutela legale (con l’avvocato)
-pacchetto sicurezza e possibili forme di resistenza

h. 20.00 aperitivo e dolci a sostegno delle spese per il corteo antirazzista del 17 ottobre ‘09

…e dopo cena proiezioni video:
"Divide et impera" – video auto-prodotto contro il controllo
"La casa è un diritto" – mix video della lotta per la casa

IL RAZZISMO NON E’ UN LUOGO COMUNE
No one is illegal!

Verso la manifestazione nazionale del 17 ottobre
ore 14.00 piazza della repubblica

http://rap.noblogs.org

 

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ROMA – 11 OTTOBRE: Come una donna sulla terra

IL CENTRO DONNA LISA

Domenica 11 ottobre alle ore 18.00

In preparazione della manifestazione del 17 ottobre contro la legge sui respingimenti e la politica razzista del governo, propone un incontro

"COME UNA DONNA SULLA TERRA"
che inizierà con la proiezione del docu/film

"COME UN UOMO SULLA TERRA" di Andrea Segre e Dagmawi Yimer

un documentario che è un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dag (Dagmawi Yimer), riesce a dare voce alla memoria quasi impossibile di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno gravi responsabilità.
Un documentario — per chi non l’ha ancora visto- da non perdere, di attualità, che racconta le storie di violenza e sopraffazione di chi, dal Corno d’Africa, cerca di emigrare in Italia via Lampedusa e diventa oggetto di incredibili soprusi non solo dei contrabbandieri che controllano il traffico verso il Mediterraneo, ma anche della polizia libica.
Il documentario è stato prodotto da Asinitas, onlus di Roma con la collaborazione di ZaLab.

Nel documentario trovano voce donne immigrate, che in questo viaggio subiscono una doppia violenza: quella legata alle speculazioni a cui sono sottoposti tutti i migranti, aggravata da insulti, molestie e stupri da parte dei trafficanti e polizia libica.

Il centro donna LISA vuole proporre a tutte e tutti una riflessione proprio sulla condizione delle donne migranti. Interverranno donne che hanno vissuto l’esperienza della clandestinità.

Centro Donna L.I.S.A.
Via Rosina Anselmi 41
00139 Roma 0687141661
info@centrodonnalisa.it
http://www.centrodonnalisa.it

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ROMA – 10 OTTOBRE: ASSEMBLEA VERSO IL CORTEO DEL 17.10.09

ASSEMBLEA PUBBLICA
verso il corteo nazionale del 17 ottobre 2009

SABATO 10 OTTOBRE, ORE 19.00
ISOLA PEDONALE DEL PIGNETO

Il pacchetto sicurezza è diventato legge. Il governo e la politica rispondono alla crisi con un dispositivo autoritario e segregazionista, dove il razzismo e la xenofobia non sono più soltanto una variabile "utile" nelle politiche neoliberiste, nella gestione del mercato del lavoro e della sicurezza, ma discriminazione aperta e pienamente legale. Non a torto è stata utilizzata la definizione di "leggi razziali".

Con il reato di clandestinità vengono lesi irrimediabilmente i diritti elementari dei e delle migranti residenti sul territorio italiano – alla salute, all’istruzione, e la stessa possibilità di iscrivere i nuovi nati all’anagrafe. Con il prolungamento della detenzione nei CIE fino a 6 mesi si trasforma la detenzione amministrativa in vera e propria galera per i/le migranti irregolari. Con la pratica dei respingimenti in mare e alle frontiere il governo Berlusconi rivendica esplicitamente un crimine contro i diritti umani.

Ma con il pacchetto sicurezza siamo tutti/e meno liberi/e. Nelle relazioni quotidiane, nella società e nei quartieri, sono continui gli episodi di intolleranza e le aggressioni razziste. La polizia e l’esercito invadono le nostre città, gli spazi di libertà individuale e collettiva si stringono sempre di più, aumentano i divieti mentre si fomenta l’odio legittimando le ronde e il razzismo.
Terrorizzare per non affrontare i veri problemi sociali: la crescita del lavoro nero, i licenziamenti di lavoratori e lavoratrici, l’intensificazione dello sfruttamento e del ricatto per tutti/e.
Il pacchetto sicurezza, inoltre, fornisce una vera e propria "copertura ideologica", nonché nuovi strumenti legali, a operazioni mirate a colpire i diritti e le lotte sociali. Sgomberi come quello del Regina Elena o gli arresti degli occupanti dell’8 marzo alla Magliana, si legano a doppio filo agli autobus-prigione di Milano o alle classi separate o "etniche".

Crediamo che di fronte a tutto questo non basti affermare un "no al razzismo" di principio. Il razzismo deve essere combattuto contendendo ad esso il terreno metro per metro dentro la società, riprendendoci la parola, diffondendo pratiche di inclusione, moltiplicando le lotte sociali. E va contrastato richiamando con la giusta radicalità le radici politiche del problema: come nel caso dei CIE, istituiti già dal centrosinistra nel ’98, che sono veri lager di stato e che vanno chiusi subito, senza se e senza ma. O il "contratto di soggiorno" che precarizza la condizione delle persone migranti, contenuto nella legge scritta (assieme a Bossi) da quel Fini che attualmente si presenta come il capofila della difesa dei diritti dei e delle migranti.

La manifestazione nazionale del 17 ottobre, che ha raccolto già un ampio arco di adesioni, ci sembra un’occasione importante per attivarsi in questo senso, a livello dei discorsi come delle pratiche. Lanciamo un’assemblea pubblica per discutere gli obiettivi e il senso della manifestazione e per costruire una partecipazione di movimento al corteo del 17, ma anche per pensare a come possano crescere e rafforzarsi pratiche politiche e sociali quotidiane di lotta al razzismo.

Per l’estensione della sanatoria a tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici.
Per la parità dei diritti ai migranti e alle migranti.

Perché il razzismo non è un luogo comune…

NO ONE IS ILLEGAL!!!

Assemblea pubblica: sabato 10 ottobre, ore 19.00, isola pedonale del Pigneto

Rete contro il pacchetto sicurezza
http://nopacchettosicurezza.noblogs.org
pacchettosicurezza@anche.no
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Silenzio assordante. Voci e testimonianze delle lotte dentro e fuori dai CIE

Silenzio assordante
Voci, denunce e testimonianze delle lotte antirazziste
dentro e fuori dai Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE) per migranti

da venerdì 25 settembre 2009
ogni venerdì dalle 16.00 alle 17.00
su Radio OndaRossa 87.9 FM

in streaming su http://www.ondarossa.info
contatti: silenzioassordante@ondarossa.info

 

«Ma voi davvero pensate che è possibile fermare una marea umana di questo
tipo? Pensate davvero che riuscirete a frenarci?»
«Quelli che vedete adesso, sono gli effetti delle vostre politiche: se
smetteste di fare concorrenza sleale ai prodotti africani, se smetteste di
spogliare i nostri paesi delle proprie ricchezze, se manteneste gli impegni
assunti al momento della decolonizzazione, finanziando progetti di
sviluppo, noi forse non partiremmo. Ma la verità è che voi volete che noi
partiamo».

Bastano queste poche righe per comprendere che le donne e gli uomini che
attraversano quotidianamente i confini della Fortezza Europa sono
pienamente consapevoli della responsabilità dell’Europa stessa nel
creare le condizioni che producono le migrazioni.

Silenzio assordante è un nuovo spazio settimanale, nel palinsesto di Radio
OndaRossa, per rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza che
circonda i CIE. Per parlare delle nuove forme di repressione e di controllo
dei confini, ma anche delle lotte e delle rivendicazioni, locali e globali,
per la libertà di movimento.

Li chiamano Centri di Identificazione ed Espulsione, ma noi preferiamo
chiamarli col loro vero nome, lager. Anche se parlano di “ospiti”,
sappiamo che là dentro ci sono persone recluse, che vivono condizioni di
detenzione peggiori di quelle del carcere. Anche se i CIE vengono costruiti
in luoghi periferici, isolati e nascosti, praticamente invisibili, noi
vorremmo contribuire a renderli visibili, denunciando gli abusi e le
violenze che si celano al loro interno, e raccontando le lotte che si
propagano all’interno e al di fuori dei centri.

Ma tutto questo non si comprende se non si tiene conto del fatto che i CIE
– oltre ad essere i luoghi del controllo poliziesco sui corpi delle
persone migranti che attraversano i confini della Fortezza Europa – sono
anche dei dispositivi economici, funzionali al controllo della manodopera
migrante; e ancora, che ormai sono diventati oggetto delle relazioni
geopolitiche tra gli Stati. Come emerge chiaramente dai recenti accordi con
la Libia, o dai negoziati preliminari all’allargamento a est
dell’Europa, che hanno finanziato la costruzione dei centri nei paesi
candidati.

In ogni puntata di Silenzio assordante, alterneremo le notizie su quello
che succede all’interno e al di fuori dei centri, con riflessioni,
analisi e approfondimenti sugli interessi politici ed economici che questi
lager vorrebbero celare, e sulle relazioni di potere che essi contribuscono
a perpetuare.

Per facilitare l’ascolto e la comprensione di chi non parla l’italiano,
abbiamo pensato a un sommario e a delle brevi incursioni in lingua araba,
sperando di riuscire in futuro a “coprire” anche altre lingue.

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ROMA – 16 SETTEMBRE: Sanatoria: istruzioni per l’uso

-sanatoria: istruzioni per l’uso-

mercoledì 16 settembre
ore 19
a La città dell’utopia
Via Valeriano 3f (metro s. paolo)

 

Il 30 settembre scadono i termini per la sanatoria riservata alla regolarizzazione di colf e badanti che lavorano presso le famiglie italiane.

Il nuovo reato di “immigrazione clandestina” ha creato, in Italia, in un colpo solo, 1 milione di “fuorilegge”.

La sanatoria – voluta da Carlo Giovanardi, ministro della famiglia – intende circoscrivere l’impatto sociale della creazione di questa nuova popolazione “delinquente” per il solo fatto di risiedere nel territorio nazionale italiano. Un provvedimento cinico, poiché interviene sui numeri proprio per salvare la sostanza odiosa e inumana del reato di immigrazione clandestina. E discriminatorio, poché si limita a due sole figure lavorative – colf e badanti, appunto – escludendo da essa tutte le altre occupazioni e categorie produttive.

La sanatoria, tuttavia è l’occasione per decine di migliaia di persone per uscire dallo stato di “clandestinità”. E’, anche – nonostante tutto – uno strumento per rafforzare il processo di costruzione di “reti sociali” che tengano insieme italiani/e e migranti, per l’inclusione dei migranti e delle migranti dentro il tessuto civile, la partecipazione, la possibilità pratica di lottare per sé e per gli altri.     

Come funziona la sanatoria? A chi è rivolta? Come si usa? Come è possibile estenderla e allargarla a più donne e uomini possibile?

Di questo discuteremo con Salvatore Fachile, avvocato.

Organizzano:
La Città dell’Utopia
S.C.I.
Impronte – Rete per la libertà di movimento
Laboratorio 53
Gruppo RAR

Incontro pubblico mercoledì 16 settembre ore 19
a La città dell’utopia
Via Valeriano 3f (metro s. paolo)

INFO:
Tel. 0659648311
impronte@autistici.org
lacittadellutopia@sci-italia.it                           
grupporar@yahoo.it

www.lacittadellutopia.it
www.autistici.org/impronte
www.laboratorio53.it

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