Fin qui, una storia come tante. Sulla pista dell’aeroporto, però, Alì si ferma: su quell’aereo non ci vuole salire. I poliziotti lo spingono, lui resiste e alla fine arrivano le botte; i poliziotti si accaniscono soprattutto sulla sua gamba. Sono furiosi. Lo immobilizzano e lo caricano sull’aereo come fosse un animale in gabbia. Ma Alì non si perde d’animo e sopra all’aereo ricomincia a protestare: i passeggeri, e poi il comandante, ascoltano le sue urla di aiuto. Alla fine il comandante ordina ai poliziotti di riportarlo a terra.
Perso l’aereo, Alì è di nuovo in corso Brunelleschi dove lo aspettano la cella d’isolamento e ancora un po’ di botte, così, per ritorsione. Zoppica e ci mettono un paio di giorni per iniziare a curarlo. Lui comincia uno sciopero della fame e poi giovedì, di nuovo, mentre fa la doccia, lo chiamano per riportarlo all’aeroporto.
Ma oramai ha capito il meccanismo. Questa volta se ne sta buono fino a quando non è sull’aereo e – evitate le botte – lì di nuovo convince il comandante a farlo scendere. Lo riportano di nuovo al Centro, di nuovo in isolamento. Oggi è al settimo giorno di sciopero della fame, ed è determinato a resistere.
Ascolta il suo racconto raccolto sabato da Radio Blackout, in francese e in lingua wolof: http://www.autistici.org/macerie/?p=24923
Anche Abdel Aziz è ancora in sciopero della fame. E siamo quasi a venti giorni. È molto dimagrito e provato, rifiuta ogni cura. Solo la settimana scorsa un altro recluso, allo stremo dopo un silenzioso sciopero della fame, è stato liberato. I crocerossini l’hanno accompagnato alla porta seduto su di una sedia a rotelle, dopo essersi assicurati che qualcuno lo andasse a prendere. Non vogliono rischiare di fare brutte figure e di ritrovarsi un altro morto nelle gabbie – o sulla soglia.
Ascolta l’appello appello di Abdel Aziz a Radio Blackout, in arabo:
http://www.autistici.org/macerie/?p=24923
Un’altra storia, invece, arriva dal Cie di Bari. Il cibo arriva in ritardo e i reclusi cominciano a protestare. I soldati e la polizia, scocciati, se la prendono con un prigioniero: gli danno un po’ di legnate, e poi lo portano in carcere. È successo venerdì scorso, e ancora non ci sono notizie dell’arrestato.
Ascolta il racconto di un suo compagno di prigionia:
http://www.autistici.org/macerie/?p=24923
Tutte queste storie, e altre ancora, nello "speciale Cie" trasmesso domenica da Radio Blackout. Una volta al mese, due ore di racconti, testimonianze e lotte dai Centri di tutta Italia.
Ascolta la trasmissione: http://www.autistici.org/macerie/?p=24923